Con questo intervento si prosegue l’opera di restauro forestale già avviata dal Parco con lo scopo di ripristinare la vegetazione originaria. I principali interventi hanno riguardato la ripetizione del taglio del ciliegio tardivo (Prunus serotina) e dell’ailanto (Ailanthus altissima). I boschi dove si insediano queste specie esotiche registrano una drastica riduzione della biodiversità. Gli interventi sono avvenuti mediante lo sfalcio dei “ricacci” delle due specie e hanno coperto una superficie complessiva di 11,36 ettari (113.600 mq). Nei prossimi mesi si provvederà al rinfoltimento delle lacune di maggiori dimensioni con piantine di specie autoctona (pioppo nero e bianco, carpino bianco, acero campestre, orniello). Le foto 1 e 2 mostrano un bosco invaso da Ciliegio Tardivo prima dell’intervento. La foto 3 mostra una porzione dello stesso bosco dopo l’intervento mentre la foto 4 mostra i ricacci del Serotina dopo qualche mese.